I messaggeri portano il Sole che ride sulle Alpi

Il “Sole che ride” è una scultura del campese Luca Polesi, ed è stata portata di recente sulle Alpi a 2.735 metri e per i 42 km della maratona di Pisa.

Due iniziative di solidarietà che ruotano attorno al progetto dei Messaggeri del Mare, i due nuotatori isolani non competitivi e volontari, al secolo Lionel Cardin e Pierluigi Costa.

Il primo è un odontotecnico di origine francese, ormai da lustri adottato dai portoferraiesi, l’altro è un impiegato di Poste italiane ed è residente a Chiessi. Nel tempo libero, da oltre 10 anni, nuotano per portare avanti azioni di tutela del mare o di solidarietà. Due aderenti alla loro associazione, Piero Roberi e Gianni Tacchella hanno rilanciato la “Staffetta-maratona pro piccoli ospedali, da Lampedusa al Monte Bianco”, con due azioni significative. Entrambi hanno portato il testimone della staffetta il “Sole che ride” in due eventi molto diversi tra loro: Gianni, pure lui campese, ha tenuto con sé una copia della scultura per 42 km durante la maratona di Pisa, mentre Piero l’ha portata a 2.735 m di altezza, nelle Alpi aostane, al rifugio Vittorio Emanuele II.

Due gesti che vogliono ricordare a tutti che da un paio di anni i Messaggeri hanno avviato un’iniziativa complessa e importante, qual è la “Staffetta”, impegno che ha ottenuto il patrocinio di Rai Responsabilità Sociale, che rivendica la tutela dei piccoli ospedali delle periferie d’Italia, compreso il nosocomio di San Rocco a Portoferraio. 

«Gli ospedali di periferia – dice Costa – non devono avere servizi sanitari importanti o di base ridotti o eliminati, o peggio essere chiusi». E dopo varie tappe realizzate per tutto lo Stivale, la pandemia ha arrestato tale progetto che prevedeva di attuare un incontro finale al Quirinale, assieme a vari rappresentanti delle regioni toccate dalla Staffetta, con protagonisti altri volontari.

L’incontro serve a documentare come molti italiani hanno a cuore le strutture sanitarie di montagna o delle isole, per ovvi motivi. I due alfieri della solidarietà sono stati filmati e intervistati dalla Rai e da Sky, nelle loro imprese, che sono documentate nel sito internet che porta il loro nome. Inoltre, i primi di gennaio hanno nuotato nelle gelide acque del golfo di Cavoli, come sempre senza muta, chiedendo adesioni alla raccolta di fondi della Protezione civile isolana La Racchetta, che vuole, entro il 2022, riuscire ad acquistare un nuovo mezzo antincendio.

Stefano Bramanti

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